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]]>COSTUME DI HALLOWEEN, PER UNA NOTTE DA PAURA
Sabato e Domenica sono stati per me due giorni lunghissimi. Ho iniziato un nuovissimo progetto per il blog e inoltre ho avuto da fare cose che erano settimane che rimandavo. Tutto questo mi ha portato a rendermi conto di una cosa: ho una sorta di personalità bipolare. Non nel vero senso della parola naturalmente, ma penso che se mi si incontri una volta da stanca e un’altra da riposata si abbia la sensazione di essere di fronte a due persone diverse. La stanchezza uccide qualsiasi mio entusiasmo ed iniziativa. Non esiste voglia di truccarsi/vestirsi/uscire/parlare/pettinarsi/mangiare in maniera umana. Esiste solo un individuo spaventoso con tuta informe, capelli da pazza, unghie da cavernicolo, faccia da fantasma con tanto di occhi scavati che vaga per la casa in cerca di cibo e di un letto o divano dove rifugiarsi. Se torno la sera stanca la mia casa si riduce in poco tempo in un accampamento, i vestiti vengono accatastati su quella povera sedia in camera mia, che se solo potesse parlare.. (tanto non la sentirei comunque visto che è sempre sepolta) e gli accessori sparsi ovunque, poi mi dirigo in bagno maledicendo il momento in cui la mattina ho deciso di truccarmi, mi strucco (malamente-lo so, è devastante per la pelle), porto fuori il cane (lo amo, ma maledico il suo bisogno di fare la pipì), e finalmente arriva il momento che ho tanto sognato: mi sdraio sul divano mangiando la prima schifezza che ho trovato, godendomi il dolce far niente. Quando sono stanca dieta, cura della pelle (almeno struccarsi bene!), le unghie tutte della stessa lunghezza e l’ordine non esistono. Non mi importa di nulla, voglio solo godermi un meritato riposo. E invece, naturalmente, quando sono stanca succede di tutto. Save mi chiama dicendo che c’è un lavoro importantissimo da fare, mia madre ha urgente bisogno che le vada a portare il cane dal veterinario, nel quartiere staccano la luce per dei lavori (è successo anche quello!), il gatto sta male e decide di rimettere su quella famosa pila di vestiti sulla sedia. E tu rimani lì, interdetta, pensando che domani, da riposata, tutto questo non ti sembrerà poi così un dramma.
PS: Nelle foto di oggi vi mostro il costume di Halloween che ho indossato per il party organizzato da una mia cara amica. Ho utilizzato vestito, espressioni e location da paura! Tremate, tremate, le streghe son tornate!
ABITO TWIN-SET
SCARPE GIVENCHY
BORSA DOLCE&GABBANA
BRACCIALETTO BALENCIAGA
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]]>SLIPPERS MACULATE SUL LAGO
Una pausa pranzo sul lago con slippers maculate, jeans e maglione. Per me è l’ideale in questi giorni per prendermi un momento di relax. Quando ero piccola mia nonna diceva che si trattava del cambio di stagione. Vi cerco di spiegare cosa mi sta succedendo in questi giorni: sonnolenza totale, voglia di far niente acuta e fame atavica. Mi sveglio alla mattina stanchissima, mi sembra di non aver praticamente dormito (anche se le mie 10 ore me le sono fatte), l’idea di vestirmi/truccarmi/pettinarmi mi inorridisce, mi devo imporre fermamente di uscire dalla porta di casa (anche se mi accoglie quell’arietta gelida e pungente) e tutto il giorno sogno il momento in cui tornerò a casa e mi sdraierò al calduccio davanti alla tv. Proprio il momento in cui mi coglie la fame: patatine, biscotti al cioccolato, schiacciatine (ebbene sì, le adoro) e brioches sono i miei amici/nemici nei freddi pomeriggi autunnali. Nonostante mi sia comportata bene fino alle 18, la sola idea di poter rilassarmi gustando quelle delizie inizia a sfiorare la mia mente appena entrata in casa. Cerco di dirmi “no, Melissa, se resisti ora poi sarà più facile uscirne”, ma so già che è inutile tentare di resistere, sono troppo debole e la battaglia troppo ardua. Quindi mi dirigo verso la cucina e prendo una schiacciatina. La mangio e penso “bene, sei ancora in tempo, una schiacciatina è concessa. Fermati e andrà tutto bene”. Ma quella schiacciatina è solo la punta dell’iceberg, l’inizio della mia rovina. Mi ha talmente solleticato l’appetito che a breve mi ritrovo ad aver ingurgitato dieci schiacciatine (magari con un bel formaggino spalmabile), qualche biscotto e una brioche. E non basta. L’aver interrotto la dieta mi fa credere di essere autorizzata ad abbuffarmi anche per cena, ordinando pizza e gelato- “tanto ormai oggi è andata, ricomincio domani”. E il credere di ricominciare domani fa sì che io mangi il doppio- “mi devo togliere le voglie perché poi mi negherò qualsiasi cosa buona”. Ad aggravare la situazione c’è il fatto che Save vada in palestra proprio alle sei di sera (ma lui non lo sente il cambio di stagione?), il che mi permette di fare tutto di nascosto. I suoi sguardi di disapprovazione e le sue ramanzine mi terrebbero lontana dal cibo spazzatura. Ma, siccome lui non c’è, sono libera di abbuffarmi e di fargli credere che non ho toccato cibo. Il non avere testimoni (solo i cani, complici compiacenti in cambio di parte dei miei viveri) fa sì che il fatto non sia realmente sussistito, con buona pace della mia coscienza (ma non della mia pancia, che lievita a vista d’occhio). Verso le otto poi inizia a prendermi di nuovo la sonnolenza, tanto che mi ritrovo sempre in catalessi davanti alla televisione, più di là che di qua, sentendo strane voci (Save che mi parla), che poi la mattina seguente mi chiedo se fossero sogno o realtà. Il cambio di stagione ha messo ko anche voi o solo me?
CAMICIA TWIN SET
MAGLIONE TWIN SET
JEANS LIU JO
SLIPPERS MACULATE PENNYBLACK
BORSA CELINE
OCCHIALI DA SOLE DOLCE&GABBANA
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