Melissa Cabrini » tronchetti dolce e gabbana http://melissacabrini.com Tue, 03 Nov 2015 12:22:32 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.9.1 Giornalista di Moda: Il Sogno Diventa Realtàhttp://melissacabrini.com/giornalista-di-moda/ http://melissacabrini.com/giornalista-di-moda/#comments Wed, 27 Nov 2013 06:30:22 +0000 http://melissacabrini.com/?p=4921 Giornalista di moda: il sogno diventa realtà “Un giorno sarò giornalista di moda“. Chi mi conosce da tanti anni sa che ho pronunciato questa...

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GIORNALISTA DI MODA

Giornalista di moda: il sogno diventa realtà

“Un giorno sarò giornalista di moda“. Chi mi conosce da tanti anni sa che ho pronunciato questa frase fin da bambina. Non ho mai voluto essere una ballerina, né un medico e nemmeno fare la cuoca. Il mio sogno è sempre stato scrivere di moda. Essere presente a tutte le sfilate, poter vedere in anteprima le nuove collezioni, scoprire i designers talentuosi ed emergenti. E poi scrivere di tutto questo, per poter comunicare con chi, come me, ama il mondo della moda in tutte le sue sfaccettature. In parte col blog ho realizzato molte di queste cose, è come avere una testata tutta mia, dove posso parlare liberamente di quello che voglio e mostrare a chi ha voglia di seguirmi (vi mando sempre un grande bacio) le mie proposte di outfit. Ma allo stesso tempo il desiderio di scrivere su giornali, sia cartacei che on-line, rimane. Perché dare il proprio contributo a qualcosa di già avviato ti consente di arrivare anche a chi non ti conosceva in precedenza, e sentirti parte di una famiglia un po’ più grande. E a considerarti, se non ancora una vera e propria giornalista di moda, almeno un’aspirante tale. Quindi qualche giorno fa mi sono seduta su una sedia con davanti il mio MacBook e ho iniziato a fare qualche ricerca su Google (per me è una tortura dover fare delle ricerche serie su Google, mentre amo dedicarmi alle stupidate, come vi ho già detto in questo post di qualche giorno fa) riguardo a giornali che cercassero collaboratori. Come sempre Google non mi ha tradito e ho trovato tantissime cose interessanti. Dopo aver selezionato le proposte che mi piacevano di più e sentito i diretti interessati mi sono candidata per tre giornali on-line. In questi giorni quindi sto passando il tempo a scrivere articoli, e non mi posso lamentare, perché ne sono veramente felice. Inoltre collaboro con una famosissima testata che voi tutte conoscete: Bigodino.it. Lo adoro perché è un vero e proprio giornale on-line libero e spontaneo, con articoli interessanti e che trattano gli argomenti più disparati, anche se la moda e il gossip la fanno da padrone. Il mio primo articolo lo trovate qui. Fatemi sapere che cosa ne pensate. E dopo un po’ di studio (sto cercando un master all’estero) e tanta pratica, forse un giorno diventerò anch’io una giornalista di moda influente. Finger Crossed!

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GIACCA PATRIZIA PEPE

GONNA PATRIZIA PEPE

SCARPE DOLCE&GABBANA

BORSA CHANEL

BRACCIALETTO BALENCIAGA

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Camicia jeans e maglionehttp://melissacabrini.com/camicia-jeans/ http://melissacabrini.com/camicia-jeans/#comments Mon, 28 Oct 2013 06:30:41 +0000 http://melissacabrini.com/?p=4394 CAMICIA JEANS E MAGLIONE Oggi vi mostro un capo che ultimamente amo molto, la camicia jeans.Mi piace soprattutto indossare la camicia jeans sotto ai...

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CAMICIA JEANS

CAMICIA JEANS E MAGLIONE

Oggi vi mostro un capo che ultimamente amo molto, la camicia jeans.Mi piace soprattutto indossare la camicia jeans sotto ai maglioni e alle felpe. Sicuramente direte “beh hai scoperto l’acqua calda”, ma io odio il Lunedì. Lo odio da sempre. Fin da piccola, quando era il giorno in cui ricominciava la settimana scolastica dopo che la domenica mi ero divertita come una pazza. Si tratta di un giorno negativo per il karma. Penso che la colpa di questo giorno non sia solo quella di segnare l’inizio della settimana lavorativa o di studi, ma che soffra molto il confronto con la Domenica. Se non fosse così perché nessuno odia il Martedì? o non si parla del terribile Mercoledì? perché questi giorni, tanto colpevoli come il povero Lunedì, non hanno la stessa terribile fama? Semplicemente perché la tristezza del Lunedì deriva dal ricordo della perduta felicità della Domenica. Non so per voi ma io la Domenica sono felice. Mi sveglio tardi, mi gusto una colazione tranquilla, mi rilasso pensando che nessun dovere mi aspetta. Io sono una delle persone più pigre del mondo, e il giorno del riposo sembra creato apposta per me. Perché io la Domenica non esco. Spesso e volentieri non mi tolgo neanche il pigiama, ma passo la giornata dividendomi tra il divano, il letto, la tv e internet, spesso contemporaneamente (i miracoli del multitasking). Il Lunedì sembra invece che il mondo riprenda a girare e a ripopolarsi, le strade che il giorno prima erano deserte si riempiono di macchine, motorini e persone in movimento, il bel silenzio che regnava lascia il posto a grida, risate, rombo di motori e clacson, i negozi e i locali che erano chiusi sono ora pieni di gente. E tu sai che quello che ti aspetta sarà un giorno di impegni e stress, e che fino a sera non vedrai né il tuo letto né il tuo pigiama. E una settimana intera ti divide dalla prossima Domenica. Sai che non hai scuse e che non potrai mangiare tutto quello che vuoi pensando che tanto è festa, e le regole hanno ripreso a essere parte integrante della tua vita. Per questo il Lunedì è un giorno brutto, mentre il Martedì sei già preparato, la routine ha già alleviato le tue sofferenze e, in fondo, la Domenica è più vicina. Quella Domenica che se non fosse così rara non sarebbe nemmeno tanto bella. Se non fosse breve e unica non la potremmo nemmeno rimpiangere. Quindi facciamoci coraggio e affrontiamo questo Lunedì, pensando che domani andrà già un po’ meglio.

CAMICIA JEANS 1

CAMICIA JEANS TWIN-SET

MAGLIONE DONDUP

GONNA BENETTON

TRONCHETTI DOLCE&GABBANA

MINI BORSA DOLCE&GABBANA

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Tronchetti Dolce e Gabbana e abito in pellehttp://melissacabrini.com/tronchetti-dolce-e-gabbana/ http://melissacabrini.com/tronchetti-dolce-e-gabbana/#comments Fri, 18 Oct 2013 06:30:27 +0000 http://melissacabrini.com/?p=4312 TRONCHETTI DOLCE E GABBANA E ABITO IN PELLE Per me questi tronchetti Dolce e Gabbana sono il massimo della comodità. Li metto ogni volta...

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TRONCHETTI DOLCE E GABBANA

TRONCHETTI DOLCE E GABBANA E ABITO IN PELLE

Per me questi tronchetti Dolce e Gabbana sono il massimo della comodità. Li metto ogni volta che voglio indossare i tacchi senza soffrire. Oggi voglio approfittare dei mie tronchetti Dolce e Gabbana per parlarvi dei tacchi in generale. Le donne sono meravigliose. Ognuna di noi è un universo unico e nessuna è uguale ad un’altra. Ma non possiamo negare che ci sono aspetti che ci accomunano un po’ tutte. Uno di questi è l’amore per le scarpe, in particolare quelle col tacco. Odiate ed amate. Personalmente amo vederle nelle vetrine, sui giornali, accatastate in camera mia, quando faccio quei famosi due passi davanti allo specchio. Tutto il resto del tempo le odio. Sono bellissime, non c’è dubbio, slanciano e danno quel tocco sexy che non guasta. Le adoro perché mi sfinano le gambe, ed è sempre un trauma il momento in cui le tolgo e i miei polpacci diventano larghi il doppio in un istante. Quando le provo davanti a quel povero specchio di casa mia (quante ne ha viste) inizio subito ad assumere pose da copertina di Vogue o da pin-up anni ’50, e mi sento più bella che mai. E poi quanto sembrano comode in quel metro di passerella che in realtà è la distanza tra la porta e il muro dove è appeso lo specchio. Sono attimi in cui sei convinta che le potrai indossare tutto il giorno senza problemi, che correre da una parte all’altra di Milano e prendere circa sei volte la metro sarà una passeggiata. Sfreccerai per le strade della città con passo veloce e sensuale, e tutti rimarranno sbalorditi da quanto quella ragazza (“ma come è slanciata”?!) sappia camminare bene su quei tacchi (“deve essere per forza una modella o qualcosa del genere”). E poi decidi di uscirci davvero con quei tacchi. Nonostante il tuo ragazzo ti abbia dolcemente ricordato che ti trasformi in una iena quando ti viene il mal di piedi che al confronto Mike Tyson è quasi una personcina garbata, tu non desisti, e queste ultime scarpe col tacco che hai comprato sono davvero quelle decisive, quelle comode. Ma, ahimè, non è mai così. Quei tronchetti che sembravano quasi una Valleverde sono anche loro degli ignobili traditori. Anch’essi dopo aver percorso alcuni passi hanno iniziato a massacrare i tuoi poveri piedi, che neanche se presi a bastonate sarebbero ridotti in quello stato. Allora decidi di prenderti una pausa, ti siedi ad un bar, e, senza farti vedere da nessuno, ti sfili le scarpe. Che sollievo! Ti sembra di non aver mai provato una pace simile. Inizi riflessioni su quanto sia facile essere felici nella vita, basterebbe non indossare mai i tacchi. Ti godi quei pochi attimi di libertà e pensi di aver preso la scelta giusta, che poi sarà più facile rimettersi quegli strumenti di tortura, che ora non faranno più male. Poi le indossi di nuovo, e ti rendi conto di aver commesso un terribile errore. Il tuo piede in quei pochi minuti di non-costrizione è lievitato come un panettone, e quel dolore sotto la pianta è raddoppiata, come se stessi camminando sui carboni ardenti dopo aver preso un’ustione. E in quel momento ti coglie il panico assoluto. Come farai a tornare a casa? Chilometri di cammino ti aspettano, e tu non sei nemmeno in grado di compiere un passo. Il tuo ragazzo è lì, e tace. Tace perché sa che già sta rischiando la vita solo con la sua presenza. Ti chiede timidamente se può fare qualcosa per te. Ma cosa puoi fare idiota? Si propone di portarti in braccio fino alla macchina (si vede che in palestra gli fanno un corso di autostima sulla sua forza bruta) o di andarti a comprare un paio di ballerine. Tu rifletti sulla seconda opzione, ma quanto ci metterà per trovare e comprare un paio di ballerine? Forse decenni, secoli. E tu nel frattempo starai sola in quel bar, dove dovrai ordinare almeno la cena per giustificare tutto il tempo in cui gli occuperai il tavolo. Decidi allora di riunire tutte le tue forze e percorrere eroicamente la strada che ti manca per arrivare a quella benedetta macchina (che non ti serve praticamente a niente, visto che la devi sempre parcheggiare a chilometri di distanza). Ma non tutto il male viene per nuocere, e la vita ci offre sempre situazioni che ci fanno crescere ed imparare. Infatti io tutte le volte che esco coi tacchi mi porto sempre con me un paio di ballerine, il dramma è la sera, quando indosso una di quelle inutili clutch. Ma di questo parleremo un’altra volta.

TRONCHETTI DOLCE E GABBANA 1 TRONCHETTI DOLCE E GABBANA 2 TRONCHETTI DOLCE E GABBANA 3 TRONCHETTI DOLCE E GABBANA 4

ABITO IN PELLE  JIJIL

BLAZER CHOIES

BORSA CHANEL 2.55

TRONCHETTI  DOLCE E GABBANA

OCCHIALI DA SOLE CHANEL 

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