Gilet ecopelliccia Zara e smalto

GILET ECOPELLICCIA ZARA

 GILET ECOPELLICCIA ZARA E SMALTO 

Oggi vi mostro un look veramente semplicissimo con un gilet ecopelliccia zara, un paio di jeans e il mio smalto preferito. Inoltre vorrei parlare di qualcosa che, con i suoi pregi e difetti, ci accomuna tutte: lo smalto per le unghie. Si tratta di un argomento che diamo per scontato, che non consideriamo importante, invece penso che meriti un capitolo a sé. Prima di tutto per la varietà dei colori: infatti quando andiamo in profumeria ad acquistarne uno ci sembra che le sfumature siano infinite, rimaniamo folgorate davanti a una così vasta scelta di tonalità. Spesso il fidanzato o l’amica che ci siamo trascinate dietro devono rimanere per ore impalati vicino a noi, interrogati addirittura su quale sarà il colore della prossima stagione o quello che ci sta meglio. La verità è che siamo delle illuse: inevitabilmente appena arriviamo a casa e diamo un’occhiata alla nostra collezione di smalti, che neanche l’esercito giapponese della seconda guerra mondiale potéva contare su uno schieramento così fitto, ci rendiamo conto che quel colore ce lo avevamo già. Perché mi sono resa conto con l’esperienza che i colori alla fine sono sempre quelli. Quando ci accorgiamo che possedevamo già quel colore, cerchiamo di negarlo a noi stesse e ci convinciamo che sulle unghie darà sicuramente un effetto diverso. E qui arriviamo al secondo dramma: lo smalto non si asciuga mai. Assolutamente vietato stenderlo quando abbiamo qualcosa da fare nelle tre ore seguenti. A parte il fatto che nei cinque minuti dopo averlo dato, quando è davvero freschissimo, succede di tutto: dal pelo di cane che si attacca all’unghia al classico urgentissimo bisogno di mangiare/grattarsi/andare in bagno. Ma anche quando sembra asciutto in realtà non è così, basta un qualsiasi pulviscolo nell’aria che urti per sbaglio la nostra mano per segnarlo e rovinarlo. Non si parli poi di stenderlo la sera e poi andare a letto: ci sveglieremmo la mattina con righe/quadratini/grumi su tutta la superficie dell’unghia. Ma arriviamo a quando lo smalto è asciutto. Io penso che sia stato inventato da un individuo che non aveva davvero niente da fare nella vita. Infatti lo smalto e il lavoro non vanno proprio d’accordo: basta lavare i piatti o preparare qualcosa da mangiare che inevitabilmente finirà per sbeccarsi. E allora noi corriamo a coprire quel pezzetto di unghia rimasto scoperto, col solito disastroso effetto-pezza, che ci va benissimo pur di non ripetere la stesura appena fatta. Alla fine decidiamo di toglierci quel disastro pezzato/scheggiato/rappreso che una volta era smalto, che, una volta a contatto con l’acetone decide di diventare resistente, e fa di tutto per rimanere sulla nostra unghia, come se non volesse lasciarci più. Ma alla fine, con tutti i suoi difetti, senza smalto non possiamo vivere: rende le nostre mani super fashion e ci dona un tocco di luminosità e allegria. Quindi siamo costrette a rimetterlo, alla fine per imbellire bisogna soffrire.

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MAGLIONE FRED PERRY

GILET ECOPELLICCIA ZARA

JEANS LIU-JO

MOCASSINI TOD’S

BAULETTO PRADA

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