Vestito nero e cappello

VESTITO NERO

VESTITO NERO E CAPPELLO

Vestito nero e cappello, per un outfit che prende vaga ispirazione da Michael Jackson e dalle sue mosse. Il tutto abbinato alle scarpe da ginnastica Prada che più scintillanti non si può. La prima volta che ho visto queste scarpe è stato quando le ho cercate su Google.  Ve lo devo confessare: sono una Google dipendente. Quindi il primo passo verso la guarigione, cioè ammettere il problema, è stato fatto. Quando non so cosa fare (cioè quando avrei cose noiose da fare e voglio temporeggiare) cerco le cose più assurde sul mio motore di ricerca preferito. A volte ci vado con uno scopo preciso, tipo “come avere una bella pelle”, “abbigliamento anni ’80″, “come dimagrire”, “come fare una buona pulizia del viso”, altre volte cerco parole a caso, tipo “shorts”, “cappotti”, “tattoo”, il nome di qualcuno di famoso, e inizio a scorrere le immagini. Mi è anche capitato di cercare il mio nome, e guardare le foto che uscivano. Ma Google è veramente pratico anche per i piccoli problemi quotidiani, basta cercare “come togliere la muffa” o “come eliminare una macchia di vino” o anche “come si scrive sulle foto con photoshop”. Per me è qualcosa di fondamentale. A volte inserisco anche solo una lettera o una parola, e vedo cosa mi viene proposto. Spesso mi chiedo come si facesse prima dell’avvento del computer a risolvere problemi che ora sono a portata di click. Per non parlare di Google Maps, fondamentale per i miei spostamenti e per sapere quanto è distante la fermata Cadorna da Duomo, quanto ci vuole per arrivare a Torino o solo se c’è la fermata della metro vicino a un hotel. O di quanto mi sono informata sui prezzi di borse e scarpe, per non arrivare impreparata nei negozi e poi dovermene andare tristemente dopo aver saputo che quello che volevo non me lo potevo permettere. Per quando andavo a scuola poi era veramente un pozzo di sapienza inesauribile. Cosa servono gli insegnanti quando c’è Google? (naturalmente scherzo, e saluto tutti i miei professori, che hanno fortemente contribuito alla mia formazione intellettuale!!!). Inoltre da quando c’è Google siamo tutti un po’ dottori (e ipocondriaci), chi non ha mai cercato i sintomi di un malessere, e da una semplice influenza ha creduto di avere una malattia rarissima ed infettiva e ha iniziato a contare le ore che gli rimanevano? Sì a volte Google fa anche dei guai, ma basta prenderlo con la dovuta leggerezza e si trasforma in un amico virtuale capace di darci i migliori consigli.

VESTITO NERO 1 VESTITO NERO 2

VESTITO NERO TWIN-SET

GIACCA DI PELLE ZARA

BORSA DOLCE&GABBANA

SCARPE DA GINNASTICA PRADA 

CAPPELLO ZARA

BRACCIALETTO BALENCIAGA

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